Da cibo degli Dei a cosmetico, da dolce piacere a toccasana per il raffreddore, il miele è più di un alimento.
Fin dall’antichità, la caratteristica dolcezza di questo prodotto, ha invaso la nostra cucina, arricchendola. Ma non solo: il miele, grazie ai suoi molteplici benefici, riveste un ruolo importante per la nostra salute psicofisica e per le sue proprietà è usato in molti ambiti tra cui la cosmesi e la medicina.
Addentriamoci più da vicino nel meraviglioso e delizioso mondo del miele, ne rimarrete affascinati!
Un po’ di storia…
L’uomo e le api si sono “incontrati” circa 10 mila anni fa e da allora non si sono più lasciati. Infatti, risale proprio al Neolitico la prima testimonianza di questo incontro, ossia una pittura rupestre rinvenuta a Valencia che raffigura un uomo intento a raccogliere il miele da un favo.
All’epoca degli Egizi, dalla raccolta degli sciami selvatici, si passò all’allevamento e all’apicoltura nomade, così da ricavare grandi quantità di miele pregiato da usare come alimento (per chi se lo poteva permettere), nonché come rituale nelle sepolture, come valuta e come medicamento. Infatti, era impiegato soprattutto per curare ferite, ustioni e contro disturbi digestivi.
Invece, per quanto riguarda la cosmesi, già i Sumeri usavano il miele come base per unguenti e creme nutrienti, mentre i Babilonesi e Assiri ne scoprirono le virtù curative.
È all’epoca dei Greci e Romani che il miele diventò un vero e proprio mito: negli scritti di mitologia era considerato un vero e proprio cibo degli Dei, tanto da aver nutrito Zeus. Alimento miracoloso per Pitagora, era alla base della dieta degli atleti che ne conoscevano il potere energetico. A questo periodo risalgono i primi studi sulle api, sulla loro anatomia e sulla misteriosa produzione del miele. Si pensava che il miele venisse dal cielo e che le api fossero dei semplici insetti che si limitavano a raccoglierlo. Oggi pare assurdo ma fino al XVII secolo non si scoprì la genesi del miele.
Spostandoci di continente, il miele era molto conosciuto in India, dove era impiegato come conservate, afrodisiaco ed era alla base della medicina ayurvedica dove vanta usi come tonico, vermifugo, cicatrizzante.
Anche nel Medievo questo eccezionale prodotto delle api godeva di molta fama, soprattutto in ambito alimentare tanto che Carlo Magno, amante del miele e dell’idromele, ne favorì la produzione regolamentando l’apicoltura.
Sempre usato in cucina, il miele nel Rinascimento era alla base dell’alimentazione. Non solo: il suo uso era anche in ambito medico, soprattutto per quanto riguarda la medicina galenica.
Il 1600 e il 1700 sono i secoli della crisi del miele a causa dell’avvento delle colture di canna da zucchero e della barbabietola che si diffusero grazie al prezzo più economico e accessibile.
Dobbiamo aspettare il Novecento prima di una rinascita. Negli anni ’20, si iniziò a capirne l’importanza e a concentrarsi maggiormente sull’arte dell’apicoltura, vista come scienza. Infatti, da allora il miele è sempre più studiato ed apprezzato, diventando sinonimo di benessere e bontà.
Un po’ di medicina…
Vi siete mai chiesti che proprietà ha il dolcissimo miele che mettete nel latte o nel the?
Quello che forse pochi sanno è che il miele è un vero toccasana per la nostra salute e ha importanti benefici.
Innanzitutto, cominciamo a capire com’è costituito. Formato principalmente da carboidrati, il miele è un’importante fonte energetica immediata. La restante parte comprende proteine, vitamine, aminoacidi, minerali e acidi organici. Il miele grezzo puro, inoltre, contiene anche polifenoli, flavonoidi, alcaloidi, glicosidi e composti volatili. Insomma, è un vero super food che vanta proprietà antiossidanti, antimicrobici, antinfiammatori, antiproliferativi, antitumorali e antimetastatici.
Per le sue proprietà, riconosciute già circa 8000 anni fa, questo alimento è stato definito un vero e proprio farmaco. Partiamo dall’azione antiossidante: il miele è ricco di antiossidanti, ossia sostanze in grado di intercettare i radicali liberi prima che possano generare danni e causare malattie. Inoltre, sono efficaci nel rallentare il processo di invecchiamento che coinvolge il nostro organismo. Più il miele è scuro, più contiene queste importanti sostanze, quindi è preferibile scegliere melate di bosco o mieli puri non raffinati.
Molti studi hanno confermato che il miele è ricco di sostanze antimicrobica, grazie alla presenza di perossido di idrogeno che contrasta la proliferazione dei batteri. Tra tutti i tipi di miele, quello di Manuka è quello che presenta l’azione antibatterica più efficace, soprattutto per la prevenzione dell’insorgenza di Escherichiacoli e Staphylococcus aureus.
Per quanto riguarda l’azione antinfiammatoria, grazie alla presenza di composti fenolici e flavonoidi, il miele ha anche proprietà favorenti la guarigione dei tessuti danneggiati. In particolar modo, è stato osservato che uno zucchero presente nel miele, il nigeroligosaccaride, ha effetti positivi sul potenziamento delle nostre difese immunitarie.
E ancora, il miele ha la straordinaria capacità di curare le ferite, stimolando il processo di guarigione e cicatrizzazione dei tessuti, nonché importanti proprietà come sedativo della tosse (il latte e miele è un classico per contrastare i primi raffreddamenti).
Ultima, ma non per importanza, è la sua azione a livello gastro intestinale: l’assunzione di miele aiuta nel contrastare gastriti, ulcere e diarrea, grazie alla sua azione emolliente.
Insomma, gli effetti benefici del miele sono parecchi e bisognerebbe assumerne 20 gr al giorno (pari ad un cucchiaino) per poterne godere al massimo: un cucchiaino di miele al giorno toglie il medico di torno!
Un po’ di gusto…
L’Italia detiene il primato mondiale per varietà di miele monoflorale, con oltre 50 tipologie di miele. Si passa dalla dolcezza dell’acacia, all’amarezza del castagno, dalla fragrante melata alla speziata armonia del miele d’agrumi…
Passiamo dunque in rassegna le qualità di miele più conosciute, così da rendervi conto della molteplicità di gusti che un alimento così comune racchiude in sé.
Una tipologia molto usata in cucina è sicuramente il miele di millefiori, prodotto dalla naturale miscelazione all’interno dell’alveare del nettare raccolto dalle api. Quindi, non essendoci una tipologia di fiori predominante, si possono trovare svariate caratteristiche che permettono di classificare questo miele in varietà chiara e scura. Il millefiori chiaro è più trasparente, dal sapore più delicato, dolce e meno intenso. Tende a cristallizzare dopo alcuni mesi dal raccolto ed è prodotto nel periodo primaverile, fino a giugno-luglio. L’altro, scuro o ambrato, presenta un sapore più deciso, con un retrogusto più o meno amarognolo che ricorda molto la melata. A livello di qualità nutrizionali, il millefiori risulta più completo: utile nel trattamento di stati influenzali, aiuta a placare la tosse e svolge funzioni antibatteriche.
Tipico del sud Italia, il miele d’agrumi, o meglio, di zagara, è ricavato dai fiori del genere Citrus. Presenta il caratteristico profumo floreale che ricorda i fiori da cui viene prodotto, ma che si attenua con il passare del tempo, virando verso note più fruttate. Il gusto, molto dolce, con una gradevole punta acidula, ripercorre le caratteristiche del suo tipico profumo. Una sua caratteristica molto rara riguarda le proprietà rilassanti: questo miele aiuta in caso di insonnia, di mal di testa e irrequietezza, ma è anche uno stimolante dell’appetito e della digestione.
Parliamo adesso della melata, sostanza zuccherina che si distingue dal miele in quanto secreta da piccoli insetti come prodotto di scarto. Una volta raccolta, le api la introducono nell’alveare e la trasformano in miele. Le sue qualità sono molte, soprattutto a livello ricostituente, antiossidante (è infatti di colore scuro) ed è la tipologia di miele più ricca di sostanze nutrienti quali: calcio, magnesio, sodio, potassio, rame e ferro. Anche per quanto riguarda la salute del nostro cervello, la melata aiuta la memoria e le capacità cognitive, ottima in caso di sessione universitaria!
Dal profumo inebriante, il miele di lavanda è una vera prelibatezza. Non molto diffuso, è particolarmente difficile da ricavare ma presenta peculiarità ben definite: ha una forte tendenza alla cristallizzazione, un gusto intenso, un aroma fruttato e floreale. È un ottimo calmante, consigliato in caso di ansia e stress grazie alla presenza di tirosina, un amminoacido molto importante.
Uno dei mieli più comuni nella nostra zona è il miele di castagno, consumato in cucina con i formaggi o carni piemontesi. È uno dei più scuri, quindi ricco di antiossidanti. Inoltre, grazie alle sue virtù antipasmodiche, è consigliato per lenire i dolori mestruali. Questo miele è molto apprezzato anche in ambito cosmetico per le sue proprietà nutrienti.
Infine, il più conosciuto ed utilizzato: il miele di acacia. Questo si ricava dalla Robinia pseudoacacia, anche nota semplicemente come Robinia, una pianta molto diffusa in Piemonte, Lombardia, Veneto e Toscana. Le sue caratteristiche organolettiche, tra cui il colore chiaro, l’aroma inconfondibile, la neutralità di sapore e la fluidità, lo rendono il miele più amato dai bambini e da tutti coloro che non amano i sapori decisi ma vogliono addolcirsi un po’. È un’ottima fonte di energia, grazie all’apporto calorico ed è utilizzato come ricostituente già da tempi antichi. Ha anche effetti disintossicanti per il fegato, è utile per contrastare l’acidità di stomaco e per favorire l’equilibrio intestinale.
Un po’ di cucina…
Se anche voi siete amanti del miele o volete diventarlo, vi propongo una lista dei motivi per cui preferire il nettare degli Dei allo zucchero.
Innanzitutto, il miele è più dolce dello zucchero e questo permette di usarne meno per dolcificare. Per pesarlo è molto semplice, lo si fa utilizzando un cucchiaio, che rappresenta la dose giusta per non eccedere, ossia 20gr.
Il miele è un vero e proprio alimento che non contiene esclusivamente zuccheri ma anche una buona percentuale di proteine e Sali minerali che arricchiscono la nostra dieta.
Infine, il miele costa di più dello zucchero e quindi siamo portati a comprarne di meno, e di conseguenza, la nostra salute ne gioverà.
Ottimo da solo, il miele è un ingrediente unico in cucina. Sono tanti i piatti che si possono preparare, sia dolci che salati. Questo perché non solo l’aroma rende inconfondibile le pietanze, ma è anche dotato di molte proprietà culinarie, soprattutto per quanto riguarda la sua capacità conservante: è dotato di alcuni sistemi antimicrobici tra cui l’acidità (il suo pH è mediamente 3,9), che si oppone alla crescita di diversi microorganismi, mentre l’alta concentrazione zuccherina li uccide per disidratazione dovuta all’attività osmotica. Inoltre, l’igroscopicità del miele, cioè la sua capacità di assorbire e trattenere l’umidità, è quella che permette di mantenere fragranti e morbidi i prodotti da forno.
Gli abbinamenti possibili sono infiniti ma ve ne consiglio alcuni un po’ insoliti: provate ad abbinare il miele d’arancio con la mozzarella e scoprirete un aroma inconfondibile; oppure preparate una crema spalmabile con noci tritate e miele di castagno da servire la mattina sulle fette biscottate in alternativa alla marmellata; o ancora provate ad aggiungere un cucchiaio di miele nell’insalata in aggiunta a olio, aceto e sale per lasciarvi travolgere dal gusto agrodolce e piacevole.
Un po’ di estetica…
Vi ho già accennato ai vari usi del miele e adesso vi voglio dare alcuni suggerimenti su come usarlo per la vostra bellezza e salute. In particolare, avendo proprietà emollienti e idratanti, è un ottimo alleato per la pelle e i capelli: non solo nutre, dona lucentezza e ripara, ma ha anche azione antiossidante.
Per le pelli secche potete usare un impacco di miele puro oppure in aggiunta allo yogurt naturale e noterete subito una pelle più idratata e sana. Invece, per la presenza di sostanze antinfiammatorie, il miele può essere miscelato al limone per creare una maschera purificante per pelli tendenti all’acne.
Oppure ancora, potete sbizzarrirvi con scrub naturali al miele, adatti per rimuovere le impurità e i residui di pelle, ad esempio miscelando del miele cristallizzato con dello zucchero di canna, otterrete un composto omogeneo da applicare sul viso una volta a settimana, massaggiando e risciacquando con acqua tiepida. Noterete subito una pelle più liscia e idratata.
Per quanto riguarda i capelli, le proprietà lenitive, nutritive e antibatteriche rendono il miele un ottimo alleato del cuoio capelluto. Possiamo usarlo per preparare degli impacchi e maschere, o come schiarente. Per creare una maschera al miele, utile in caso di capelli sfibrati o danneggiati, unite il miele all’olio di cocco e applicatelo prima del lavaggio, lasciando in posa per quindici minuti per poi lavarvi i capelli.
Inoltre, unito alla camomilla, il miele ravviva i riflessi biondi e dona maggiore lucentezza. Provare per credere!
Insomma, avrete capito che il miele è uno dei prodotti naturali più versatili: un alleato per la salute, un vero piacere per il palato, un toccasana a 360 gradi che è buono e fa bene.
Eliana Giraudo